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Olimpiadi invernali 2022

Nuovo utente (1 post)

Ciao!
E' la prima volta che scrivo sul forum, che seguo da tanto tempo, e sono anche una fan del pattinaggio di figura.
Hai detto benissimo jojo, la gestione della Wada è stata terribile e le decisioni prese prima della gara in gran parte incomprensibili.
Dato che Valieva non ha avuto il tempo di presentare la sua difesa (diritto sacrosanto per ogni atleta, che a mio parere, è innocente fino a prova contraria), escluderla dai Giochi da potenziale incolpevole della vicenda, avrebbe creato un danno peggiore; meglio la squalifica retroattiva.
D'altro canto le pressioni che ha dovuto subire questa ragazza sono state tantissime e per quanto io ami Sherbakova, mia campionessa ideale, il risultato finale della gara è falsato.
Molti media hanno speculato su questa storia e in quanto minorenne, Valieva doveva essere ancor più tutelata.
Io spero molto nella sua innocenza e in una sua riabilitazione, perchè è un talento pazzesco.
Se posso consigliare, vi suggerirei di seguire il profilo di Massimiliano Ambesi (uno dei migliori giornalisti sportivi italiani), sempre molto informato e non la Rai, per i futuri aggiornamenti sul caso.
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Affezionato (196 post)

PREMESSA: POST LUNGO
Io adoro il pattinaggio da quando ero bambina e mi incantavo a guardare Katarina Witt. Col tempo, ho cominciato a capirne un po' di più (tecnicamente) e sono una fan della Kostner: lei rappresenta, sul ghiaccio, quello che Milena Baldassarri è nella ritmica, ovvero abilità atletica, ma soprattutto grazia ed eleganza. Purtroppo, però, già dal 1998-2002 si sono addensate ombre su questo fantastico sport (giurie corrotte) che hanno portato ad una revisione del regolamento. Da Sochi 2014, poi, è cominciata la teoria di giovanissime atlete russe (più o meno una per biennio, neanche quadriennio!) allenate per lo più dal team Tutberidze, capaci di salti tripli e quadrupli, ma destinate letteralmente a rompersi (problemi alla schiena per l'eccessiva prerotazione, disturni dell'alimentazione....) nel giro di pochissimo tempo. Purtroppo, da allora, il pattinaggio è diventato sempre più "prestazione atletica" (salti) e sempre meno "performance artistica"(come suggerirebbe il nome). Francamente, col vecchio codice talvolta mi è parso che anche la ritmica andasse verso questa direzione... e, "mutatis mutandis" non vedo troppe differenze fra il sistema russo nel pattinaggio e nella ritmica
Piace a: .Mirjam.
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Affezionato (196 post)

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Amministratore (21418 post)

Propongo anche questa lettura, forse sarebbe interessante anche per la ginnastica...
"Pattinaggio artistico, ISU pronta ad innalzare l’età minima per le gare senior"
www.oasport.it/2022/02/pattinaggio-artistico-isu-p...re-senior/
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Forum-guru (2187 post)

Per il pattinaggio credo sia necessario. Soprattutto vedendo cosa succede in russia dove le atlete sono praticamente usa e getta e la pubertà è vista come l’inizio della fine. prima dei 18 anni si è già state sostituite da bambine più piccole e meno rotte e ci si ritira per infortuni e disturbi alimentari.
Queste Olimpiadi sono state la dimostrazione che le cose devono cambiare. Di tre atlete russe (una quindicenne e due diciassettenni) due hanno avuto un crollo mentale davanti a tutto il mondo durante la finale e anna shcherbakova, che ha vinto, è rimasta da sola, seduta su un divanetto, con la testa bassa, a guardare quello che stava succedendo pensando che forse non era così che se l’era immaginato. È stato veramente tristissimo vedere tre ragazzine lontane da casa e dai loro famigliari circondate da adulti che hanno fallito nei loro confronti.
Nella ritmica per fortuna la situazione non è la stessa anche se credo che alzare di 1 anno l’età farebbe comunque bene.
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Forum-guru (2152 post)

E' vero che nello sport d'eccellenza l'importante è VINCERE, però poichè non si può vincere "a tutti i costi", mi chiedo che differenza ci sia tra dopare (che è illecito perchè fa male) e sottoporre dei giovanissimi a stress psicofisici da corpo scelto dei marines, regimi di privazione alimentare, training di tale durezza in cui il principio è: ne resterà soltanto uno, e quello vincerà. Di tutti, infine, dovremo raccogliere i cocci.
Se uno si chiede che senso ha lo sport nella nostra società, io credo che la risposta sia: perchè fa bene sia fisicamente che socialmente; e gli sportivi di elite hanno la funzione di essere degli ispiratori per il movimento della base. Infatti grazie ai corpi militari gli atleti di elite sono pagati dallo stato per dare lustro e ispirazione al nostro movimento sportivo. Penso a quando nello sci vinceva Alberto Tomba: a un sacco di gente di tutta italia venne voglia di sciare perchè questa persona "normale", un Bolognese, che mangiava le lasagne della mamma etc, vinceva i mondiali e le olimpiadi. Io invece le varie Valieva le vedo, per i più giovani, come un modello a mio avviso rovinoso, perchè il messaggio che passa è: vale la pena di sacrificare ogni cosa, salute inclusa, per vincere "la medaglia" e primeggiare.
Ovviamente non sta a me capire dove porre il limite tra pratica di alto livello e pratica dannosa... ma forse tutelando di più l'infanzia e l'adolescenza, innalzando l'età in cui diventi senior saldamente al di fuori della pubertà, avremmo maggiore uguaglianza e potremmo anche vedere dei modelli più ispiratori per tutti.
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Moderatore (1251 post)

@Canterina, concordo in pieno con il tuo discorso.
E aggiungo una riflessione/domanda per chi sul forum fa sport ad alto livello.
Ma è davvero necessario utilizzare certi metodi per vincere?
E' davvero necessario essere brutali con l'atleta, insultare e così via per spingere qualcuno al massimo?
Forse bisognerebbe guardare a dei modelli più equilibrati e positivi di allenatori, e a pubblicizzarli. Penso ad esempio al rapporto tra Sofia e Julieta, che ha prodotto una delle migliori ginnaste italiane di tutti i tempi. Certo entrambe lavorano come muli e fanno molti sacrifici per raggiungere quei risultati, ma senza quella tossicità e spietatezza che caratterizzano altri ambienti.
Insomma, un agonismo sano che può essere una fonte di ispirazione positiva, non la distruzione di atleti usa e getta!
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Forum-guru (2152 post)

"Ti sei divertita?" OCCHI A CUORE MEGA
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Affezionato (263 post)

Molto interessante questa discussione, mi sono andata a vedere Valieva ai giochi dopo aver letto qui. Concordo in toto con gli ultimi messaggi, perché pure io ho pensato subito a Julieta: pure con Mile immagino sia stata eccezionale, se pensiamo al sesto posto olimpico dopo un inizio stagione in cui la si dava, su più piani, spacciata, con tanta pressione addosso. Sicuramente lei è magnifica, ha una mentalità vincente e capacità di lottare di suo, ma credo la serenità dell’ambiente e il sostegno della sua allenatrice pure siano stati fondamentali. La gioia che esprimevano a Tokyo per me è stata un toccasana.
(Sì, sono una mega fan, lo confesso sempre)
(Il “ti sei divertita” miglior spot per la ritmica di sempre)
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Frequentatore (57 post)

Hai colto il punto, BeatriceBee, e mi scuso fin da subito per i miei toni "forti": riprendendo il tuo esempio di Milena, lei e Julieta hanno lavorato durissimo per andare alle Olimpiadi con la migliore preparazione possibile. Tutto questo però sempre nel rispetto dell'integrità fisica e psichica dell'atleta, che deve andare alle Olimpiadi appunto per "divertirsi" e vivere l'esperienza più intensa della sua vita sportiva nel miglior modo possibile. Certo ci sarà stata tensione, ansia, paura di sbagliare (chi non ne ha a quei livelli??!) ma il punto centrale era "vai Milena, hai dato il massimo, goditi questo momento e sii fiera del tuo percorso e di dove sei arrivata!"
Il team di Valieva invece ragiona nel modo opposto, ha il solo scopo di perseguire l'obiettivo (la vittoria ad ogni costo, senza se e senza ma per la gloria ed il prestigio della scuola e del Paese) a discapito dell'atleta. Non esiste compassione, non è ammesso l'errore o il cedimento, non si fa sport per divertirsi ma si spreme l'allievo finché ce n'è, l'obiettivo è creare il "baby prodigio" da bruciare in un'Olimpiade, poco importa delle macerie che si raccolgono, da un punto di vista fisico e psichico, dopo questa brevissima fiammata. Si potrebbe provare a a fare a Valieva la stessa domanda: "ti sei divertita?" Temo che la risposta sarebbe tristemente molto diversa.
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