- Scritto da Beatrice Vivaldi
- Categoria: Fashion in pedana
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Ed eccoci con un'alytra puntata di Rhythmic Runway: i nostri abili segugi hanno scovato altri abiti da cui sono stati tratti i body di alcune ginnaste.
- Scritto da Chiara Tola
- Categoria: Focus on
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La ritmica non è uno sport immutabile, che attraversa i decenni restando sempre identico a se stesso. È uno sport fluido, che periodicamente cerca di rinnovarsi, prendendo altre strade. Dalla prima edizione dei Campionati del Mondo, svolti a Budapest nel 1963, regolamenti e codici dei punteggi si sono succeduti con l’obiettivo di alzare il livello di difficoltà, valorizzare le capacità delle interpreti e “spettacolarizzare” sempre più le performances, per dare maggiore importanza all’aspetto dell’interpretazione accanto a quello della pura esecuzione. Oltre cinquant'anni, durante i quali la ritmica è cambiata molto. In questo quadro di continuo divenire, individuare quali siano stati gli esercizi più belli della storia della ginnastica ritmica è impresa ardua e, per certi versi, anche ingiusta. Non è possibile escludere del tutto una componente soggettiva, o anche la predilezione per una ginnasta piuttosto che per un’altra. Non in in uno sport come questo. Esistono però alcuni esercizi che, più di altri, sono rimasti nella memoria di molti appassionati: per il grande coinvolgimento del pubblico, perché sono riusciti a ottenere punteggi stratosferici, ma anche per altri motivi.
- Scritto da Chiara Tola
- Categoria: Focus on
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Durante il Gran Prix di Mosca del febbraio scorso, primo importante appuntamento a livello internazionale del 2017, gli spettatori hanno avuto la possibilità di vedere confrontarsi tra loro alcune ginnaste che da tempo “scalpitavano dietro le quinte” e che, dopo l’abbandono dalle pedane delle atlete più titolate, prime fra tutte Yana Kudryavtseva, hanno finalmente avuto l’opportunità di mettersi in mostra. Oltre alle “stelle” della ritmica presenti in veste di organizzatori e ospiti, come Alina Kabaeva e la neo campionessa olimpica Margarita Mamun, a Mosca molte erano le atlete del passato che, abbandonati body e attrezzi, hanno “traslocato” dall’altra parte della pedana e si sono presentate nei panni di allenatrici.
- Scritto da Licia
- Categoria: Fashion in pedana
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Il Grand Prix di Mosca e le gare interne della Russia, oltre ad essere le prime competizioni dell’anno, sono anche un’ottima occasione per scoprire quali saranno i trend del 2017 in fatto di "moda". Scopriamoli insieme!
- Scritto da Beatrice Vivaldi
- Categoria: Fashion in pedana
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Le sarte che si occupano di body spesso si ispirano agli abiti visti in passerella per le loro creazioni, come testimonia la nostra gallery. Questa volta ho voluto fare il contrario: ho trovato 30 abiti che potrebbero essere facilmente trasformati in deliziosi costumini...
- Scritto da Beatrice Vivaldi
- Categoria: Fashion in pedana
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Abbiamo già visto più volte come le sarte di ritmica spesso traggono ispirazione dai vestiti d'alta moda per le loro creazioni. Ecco altri 3 capi che hanno quasi sicuramente ispirato altrettanti body...non ne ho la certezza assoluta, ma le somiglianze sono a mio parere molto evidenti! Vi ricordo che trovate la gallery completa dei body "modaioli" anche sulla nostra Pagina Facebook!
- Scritto da Chiara Tola
- Categoria: Focus on
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Ci sono alcune atlete russe che sono rimaste meno impresse nella memoria collettiva rispetto a grandi nomi della ritmica mondiale quali Kabaeva o Kanaeva. Ginnaste che, per certi versi, sono vissute nell'ombra di altre ma che, non per questo motivo, possono essere considerate di un livello minore: ognuna, a modo proprio, ha infatti contribuito all'evoluzione di questo splendido sport. Sono state regine della ritmica, senza "corona" ma degne di essere ricordate.
Se consideriamo da vicino il periodo compreso tra i Giochi Olimpici di Atene 2004 e quelli di Pechino 2008, troviamo diverse atlete russe che hanno preso parte alle competizioni internazionali sperando di raggiungere i più importanti traguardi, nonostante i colossi che avevano di fronte. Tra queste abbiamo Marina Shpekht, Laysan Utiasheva, ma anche le più titolate Olga Kapranova e Vera Sessina. Come si sono avvicinate al mondo della ritmica queste ginnaste? Quali risultati hanno raggiunto? E oggi, cosa fanno? Continuano la loro attività nell'ambito della ritmica, oppure lontano dalle pedane? Scopriamolo insieme.
- Scritto da Beatrice Vivaldi
- Categoria: Fashion in pedana
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In questa rubrica parliamo dei meravigliosi body indossati dalle ginnaste in gara ma spesso non sappiamo chi li ha creati o come sono stati ideati. Grazie ad un'intervista del sito TUT.BY abbiamo la possibilità di scoprire alcuni segreti di una delle stiliste della ritmica: si tratta di Christina Kotishevsky, la sarta che da 13 anni lavora per la nazionale di ritmica bielorussa (e non solo). Puoi cliccare qui e leggere l'intervista completa (in russo), oppure continuare la lettura di alcuni interessanti spunti tratti dall'articolo.