18 Febbraio 2013
A quasi due mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice dei punteggi di ginnastica ritmica diversi sono i dibattiti e i pareri nati anche qui, sul sito, tra ginnaste e appassionati. Vuoi sapere quali sono le novità? Visita la nostra sezione speciale, troverai un riassunto delle regole.
Per avere un riscontro “sul campo” abbiamo chiesto il parere alle allenatrici delle squadre che militano in serie A, e dieci di loro hanno risposto al nostro appello: si tratta di Elena Aliprandi (San Giorgio ’79), Letizia Barzacca (Nervianese), Tiziana Colognese (Eurogymnica Torino), Elisabetta Ladavas (Brixia Brescia), Donatella Lazzeri (Motto Viareggio), Anastasia Mishenina (Ritmica Piemonte), Letizia Rossi (Aurora Fano), Daniela Vergani (Pavese), Sandra Veronese (Ardor Padova) e Marisa Verotta (Virtus Gallarate)...
VERSIONE ITALIANA
Intervista a 10 allenatrici di squadre che militano in serie A
A quasi due mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice dei punteggi di ginnastica ritmica diversi sono i dibattiti e i pareri nati anche qui, sul sito, tra ginnaste e appassionati. Vuoi sapere quali sono le novità? Visita la nostra sezione speciale, troverai un riassunto delle regole.
Per avere un riscontro “sul campo” abbiamo chiesto il parere alle allenatrici delle squadre che militano in serie A, e dieci di loro hanno risposto al nostro appello: si tratta di Elena Aliprandi (San Giorgio ’79), Letizia Barzacca (Nervianese), Tiziana Colognese (Eurogymnica Torino), Elisabetta Ladavas (Brixia Brescia), Donatella Lazzeri (Motto Viareggio), Anastasia Mishenina (Ritmica Piemonte), Letizia Rossi (Aurora Fano), Daniela Vergani (Pavese), Sandra Veronese (Ardor Padova) e Marisa Verotta (Virtus Gallarate).
Ringraziamo queste tecniche che ci hanno permesso di fare il punto della situazione confrontando il parere delle tecniche, dal Piemonte al Veneto, passando per la Lombardia, dalla Toscana fino alle Marche.
La prima domanda, quasi d’obbligo, è stata: trovi che il nuovo codice sia migliore o peggiore del precedente? In questo caso la maggior parte delle tecniche ha affermato in modo positivo: il CDP è molto più stimolante, sia per la più sofisticata ricerca delle maestrie che per lo studio dei passi ritmici.
Dopo i primi momenti di studio, di perplessità e di entusiasmo, è arrivato il momento di costruire gli esercizi in palestra: è più difficile con le nuove regole? Forse no, ma di sicuro è necessario più tempo, affermano la maggior parte delle allenatrici. La ricerca di passi ritmici e di maestrie di sicuro occupa maggior tempo, ma c’è anche chi sottolinea che dovendo inserire meno difficoltà ci sia più spazio e tempo per lo studio della parte coreografica.
Ma come hanno reagito le protagoniste, cioè le ginnaste, ai cambiamenti? Le testimonianze sono tutte concordi sul fatto che le atlete abbiano recepito le novità con grande entusiasmo e apertura, nonostante le difficoltà iniziali. Coordinare i maneggi ai passi ritmici ed imparare i passi di danza non è semplice neanche per le più esperte, tuttavia l'eccitazione di cimentarsi con qualcosa di nuovo ha motivato le atlete.
E’ evidente l’importanza della scelta della musica, appunto, che da quest’anno per un esercizio potrà essere cantata. Questa è forse la novità più dibattuta e controversa del nuovo codice dei punteggi e anche nella nostra intervista incrociata abbiamo raccolto pareri differenti. Aliprandi, Barzacca, Ladavas e Vergani sono favorevoli a questa novità ed hanno utilizzato le musiche cantate nei programmi delle loro atlete. Ancora incerte sono invece la Colognese e la Mishenina, che seppur positive verso il cambiamento non hanno ancora utilizzato musiche cantate per le loro ginnaste. Un “ni” pure per la Lazzeri e la Veronese, che accettano musiche cantate purché rispettino alcuni criteri. Giudizio per ora negativo invece quello di Rossi e Verotta.
A conti fatti, gli esercizi sono più piacevoli da guardare? Anche qui le opinioni si dividono: una leggera maggioranza ritiene che siano più ricercati e differenziati tra loro, con meno elementi ma che rimangono impressi nella mente dello spettatore, piuttosto di un susseguirsi affrettato di difficoltà: “pochi ma buoni”. Tuttavia c’è chi avverte del rischio di perdere di vista il lavoro d’attrezzo a favore della parte ritmica se non si fa attenzione all’equilibrio tra queste due componenti.
Ma la giuria cosa ne pensa? Anche qui l'opinione è spaccata: c'è chi ritiene sia più semplice giudicare perché le fiches sono più chiare ed immediate, e chi invece dice che ci sono ancora troppe cose da controllare. Probabilmente l'intento della commissione internazionale era quello di rendere questo codice più facile da interpretare e valutare, ma alcune allenatrici si pongono ancora dei dubbi riguardo alla parte artistica, sempre molto soggettiva, che quindi può dare adito a disaccordi.
INTERVISTA
Cosa ne pensi del nuovo codice, è migliore o peggiore del precedente?
- Aliprandi: Direi migliore sotto l'aspetto tecnico, dal punto di vista degli attrezzi, forse più complicato sotto l'aspetto artistico. è chiaro che questo codice voglia mettere in luce doti quali forza espressiva ed eleganza. Meno elementi ma più ricercati.
- Barzacca: Il nuovo codice è sicuramente migliore rispetto a quello precedente,in quanto si è cercato di porre rimedio a ciò che non andava nello scorso quadriennio,la diminuzione delle difficoltà corporee e l’inserimento delle maestrie che possono dare quella novità e originalità agli esercizi,e infine l’inserimento dei passi ritmici che possono creare quel connubio tra ginnasta e musica che accrescerà sicuramente l’interesse del pubblico per il nostro sport.
- Colognese: il nuovo codice mi piace, lo trovo migliore del precedente. Personalmente, il codice mi piace. Come tutti i quadrienni, ci saranno mille aggiustamenti...e spero che non venga semplificato come è stato fatto nell'ultimo codice, che alla fine era estremamente semplice raggiungere il massimo dei punti a qualunque livello.
- Ladavas: Come primo pensiero ho stabilito che era poco utile, o meglio una perdita di tempo, pensare se era migliore o peggiore del precedente! è un nuovo codice, è quello al quale dobbiamo attenerci e più che perdere tempo a stabilire se ci piace o no , considerando che tanto non possiamo certo scegliere noi se tenercelo o tornare indietro, credo sia più utile studiarlo, capirlo e lavorare, lavorare e ancora lavorare! In ogni caso a me non dispiace affatto!
- Lazzeri: Il codice 2013-16 è, per me, molto più stimolante del vecchio. Molto positivo aver cancellato la D2 (divenuta un puro calcolo) e aver lasciato in piedi EDR e Maestrie originali in numero ridotto proprio perché difficili da studiare.
- Mishenina: Mi piace molto, la parte di tecnica è migliore e compilare le fiches è più facile e ci si impiega meno tempo.
- Rossi: Il nuovo codice? Beh, che dire, molto stimolante.
- Vergani: Da tecnica .... Che dire! Mi sto divertendo moltissimo a lavorare su questo codice! Mi piace tantissimo la parte di ricerca musicale (che peraltro mi è' sempre piaciuta), però credo che proprio per questa nuova particolarità di sequenze ritmiche sia fondamentale scegliere musiche che le ginnaste possano caratterizzare dalla prima all'ultima nota. Voci che parlano di ballerine in pedana mi fanno sorridere...
- Veronese: A me piace più del precedente.
- Verotta: Questo codice non mi convince. In questo momento non sono però ancora nelle condizioni di dire se meglio o peggio del precedente, vorrei lavorarci ancora un po'...
È stato più difficoltoso per te costruire gli esercizi alle tue ginnaste seguendo le nuove regole?
- Aliprandi: No più difficile no, richiede solo più tempo. Lo trovo stimolante.
- Barzacca: Per la costruzione degli esercizi ci è voluto molto più tempo in quanto la ricerca delle maestrie è un lavoro lungo e lo stesso vale per i passi ritmici: sono queste 2 esigenze nuove per il nostro settore che hanno bisogno di studio e lavoro accurato.
- Colognese: Gli esercizi si costruiscono più facilmente, perché è richiesta una parte coreografica più consistente e le difficoltà da inserire sono inferiori.
- Ladavas: No assolutamente! Il nuovo codice trovo che sia molto chiaro e creare i nuovi programmi è stato anche divertente perchè comunque un lavoro di costruzione differente è anche uno stimolo per noi tecniche alle quali viene richiesta sempre più competenza e professionalità.
- Lazzeri: Come per tutti i cambiamenti sono stati necessari studio, fiducia e slancio verso i nuovi principi. In realtà le novità mi hanno entusiasmato e confermato che la via in parte intrapresa con il codice passato, lo studio della musica e la massima aderenza, era quella giusta.
- Mishenina: Trovo che sia molto piu difficile costruire l'esercizio, perché devi cercare delle cose non ordinarie.
- Rossi: Trovo molto interessante l'introduzione dei passi ritmici per quanto riguarda la parte coreografica, un'ulteriore ricerca di movenze coinvolgenti che diano personalità all'esercizio che deve essere completamente aderente al ritmo della musica scelta, pur mantenendo al suo interno difficoltà d'attrezzo piuttosto originali.
- Vergani: Questo codice richiede capacità nel lavoro di attrezzo grande e fine, originalità nell'applicazione di nuovi maneggi (maestrie) che non devono essere scontate e che anche solo per modalità di esecuzione devono rendere particolare l'elemento eseguito, studio della musica per poter entrare nel carattere con stile esecutivo. Direi che non è poco... Il tutto con una buona esecuzione che consente di leggere la logica compositiva.
- Veronese: All'inizio sì ma una volta entrati nella nuova mentalità è più semplice costruire gli esercizi, ma soprattutto è più bello.
- Verotta: Per la costruzione degli esercizi non ho trovato grandi difficoltà rispetto a quanto facevo in precedenza. L'unico vero problema è il tempo.
Come hanno risposto le tue ginnaste alle nuove esigenze, ti sembra che sia stato positivo per loro o è stato più difficile?
- Aliprandi: èstato difficile per loro sotto l'aspetto dei dinamismi: coordinare i maneggi ai passi ritmici non è cosa semplice da automatizzare nell'immediato laddove c'è la voglia di una ricerca elaborata di elementi sia di corpo che d'attrezzo.
- Barzacca: Le mie ginnaste hanno accolto molto positivamente il nuovo codice in quanto sono state stimolate a creare e inventare maneggi originali, soprattutto le più grandi, e inoltre si sono dovute cimentare con i passi ritmici che hanno richiesto un lavoro diverso anche nella coreografia e quindi sono state molto motivate nel lavoro di questi ultimi mesi.
- Colognese: Per le ginnaste è un pochino più difficile perché le richieste sono di più alto livello e la parte delle maestrie richiede veramente un'abilità che non tutti hanno...quindi si fa la differenza.
- Ladavas: In realtà la ginnastica intesa come parte atletica non è cambiata! Sono cambiate le richieste in relazione al numero delle difficoltà di corpo e una ricerca di un lavoro di modalità corporea molto più aderente alla musica (lavoro che per altro penso che dovrebbero essere sempre stato considerando che la nostra disciplina si chiama "ritmica"!). Per le ginnaste sono "semplicemente" esercizi nuovi e come tutte le cose nuove vanno provate fino a rodarle nel modo perfetto.
- Lazzeri: Senza dubbio anche per le ginnaste non è stato facile lasciare la strada conosciuta per quella nuova ma senz'altro è stato positivo. Positivo e stimolante il lavoro sia per le D che per Artistico, dobbiamo lavorare molto sulle D .
- Mishenina: Per la sequenza dei passi è stata una tragedia, sia le più piccole che le ginnaste della serie A hanno trovato delle grandi difficoltà ad imparare i passi.
- Rossi: Come per tutti i cambiamenti, qualche piccola difficoltà le mie ginnaste l'hanno incontrata, soprattutto per quanto riguarda le difficoltà con l'attrezzo. Creare originalità vuol dire affrontare passaggi nuovi e rischiosi, ma l'eccitazione di cimentarsi "ballerine" sulla propria musica imparando la sequenza di passi ritmici compensa la difficoltà iniziale.
- Vergani: è chiaro che la ginnasta dotata e personale avrà meno difficoltà ad applicare questo codice. Le mie atlete stanno rispondendo bene al lavoro, ho scelto per loro musiche particolari che le possano caratterizzare al meglio. Ho pensato che fosse più semplice rifare tutto nuovo, piuttosto che riadattare da un esercizio vecchio. Quindi un gran lavoro che è in continua evoluzione.
- Veronese: Difficile ma positivo e molto stimolante
- Verotta: Se si avesse la possibilità di lavorare più ore, con calma, e con poche ed esperte ginnaste sarebbe tutto più facile. Si riuscirebbero a trovare maestrie più particolari e ricercate...
Cosa ne pensi delle musiche cantate? Ne hai utilizzate per le tue ginnaste?
- Aliprandi: Interessante... naturalmente occorre usare buon senso nelle scelte come in tutte le cose! Ne ho utilizzate una per ciascuna, comprese le allieve.
- Barzacca: L’inserimento di una musica cantata è stato un cambiamento che all’inizio mi ha dato qualche dubbio ma ora penso che sia un’ottima idea in quanto con la scelta accurata del brano musicale cantato che valorizzi la ginnasta devo dire che l’esercizio rende molto di più, la voce crea un connubio con la ginnasta che amplifica al massimo l’espressività generale dell’esercizio! Ovviamente ho usato le musiche cantate nel programma delle mie ginnaste.
- Colognese: Non ho ancora utilizzato musiche cantate ma come in tutte le cose, penso che se utilizzate con gusto, in alcuni casi si potranno vedere degli esercizi interessanti.
- Ladavas: Come sempre sta al buon senso delle tecniche la scelta musicale! Si,n e ho utilizzate e mi sono molto divertita! Trovo che sia comunque molto stimolante per le ginnaste e soprattutto più coinvolgente dal lato emotivo per rendere la loro prestazione più aderente alla musica.
- Lazzeri: Giudizio positivo sulle musiche cantate usate con raziocinio e nel rispetto dei canoni della ginnastica ritmica. Si ad alcune, no ad altre troppo ripetitive e nelle quali la melodia lascia il posto ad altro. Ne ho usate alcune soprattutto prese da musica lirica.
- Mishenina: Per ora non ne abbiamo utilizzate per nessun esercizio ma lo faremo più avanti e sappiamo già chi con cosa.
- Rossi: Personalmente le musiche cantate non mi piacciono, le trovo poco eleganti e limitano la libertà di espressione di una ginnasta che oltre al ritmo sarebbe condizionata anche dalle parole.
- Vergani: Ho usato una musica cantata per ogni atleta. L'esercizio sulla musica cantata dipende sempre dalla scelta musicale. Il cantato come per le maestrie non può essere scontato. Deve aver di suo già una particolarità per non cadere nell'esercizio da accademia o saggio come si suol dire. Mi piacciono le musiche che ho scelto per loro. L'aiuto di musicisti può aiutare per non cadere in falli musicali che rovinino la logica musicale di canzoni uniche.
- Veronese: Mi piacciono solo se usate con un testo non preponderante sulla musica, e comunque è facile scadere nel cattivo gusto con le musiche cantate.
- Verotta: Le musiche cantate mi lasciano estremamente perplessa. Chiaramente sta sempre al buon gusto degli allenatori ma purtroppo ho notato che si sta già esagerando dando più attenzione alla scelta musicale "che stupisca" rispetto poi a vedere un buon esercizio costruito sulla musica.
Pensi che questi cambiamenti abbiano reso gli esercizi più piacevoli da guardare?
- Aliprandi: Più tecnici sicuramente (dal mio punto di vista viene valorizzato il cosiddetto maneggio "di fino"). Come ho detto prima: meno elementi ma più ricercati, compresi i rischi. Tutti si chiedono: perché solo 3? Probabilmente perché rendono più interessante un esercizio 3 rischi particolari che ti restano in mente piuttosto che 5 tutti uguali che non "lasciano" nulla.
- Barzacca: Da un lato l’esercizio è più piacevole da guardare perche si è aumentato tantissimo il connubio tra musica e ginnasta, la difficoltà starà nel mantenere il giusto equilibrio tra i passi ritmici e il lavoro di maestria e di attrezzo che è quello più complesso ma che rende spettacolare il nostro sport.
- Colognese: Gli esercizi sono sicuramente più piacevoli ed interessanti.
- Ladavas: Penso che l'intento di questo codice sia di rendere la visione di un esercizio oltre che una prestazione atletica anche una piacevole esibizione artistica da seguire per il gusto di apprezzare uno spettacolo che vuole essere l'unione tra forza, capacità, coordinazione ed eleganza!
- Lazzeri: Si senz'altro.
- Mishenina: Molto piu piacevoli perché adesso si nota di più il lavoro del corpo con l'attrezzo e le difficoltà.
- Rossi: Certamente un esercizio ben costruito con queste caratteristiche è molto più accattivante agli occhi di chi guarda, anche perché non c'è più il rischio di vedere esercizi "tutti uguali" impostati solo su un susseguirsi di difficoltà.
- Vergani: Non si ricercano 2000 maestrie, credo che si voglia ricercare la perfezione nella ricerca compositiva l'esercizio deve essere talmente logico e fluido che chi lo vede rimane incantato. Si parla di eleganza e leggerezza esecutiva.
- Veronese: Certo! Soprattutto perché gli esercizi sono diversi fra loro.
- Verotta: I mie dubbi rimangono! C'è pericolo di dare troppo spazio alla parte ritmica (sequenze di passi ritmici...) e di perdere di vista il lavoro tecnico dell'attrezzo... Il nostro sport era visto in precedenza un po' circense, ma ora non sarà una brutta copia di " un ballo da sala"?
Cosa ne pensi del metro di giudizio, sarà più facile o più difficile giudicare? Magari hai già avuto esperienza "sul campo", come è stato?
- Aliprandi: Sicuramente più semplice. La fiche è più chiara. Si apprezza di più la ginnasta perché il giudice ha tempo di guardarla in toto senza preoccuparti di "perdere" qualche casella del D2!
- Barzacca: Devo dire che è ancora presto per tirare delle conclusioni, c’è bisogno ancora di tanto lavoro e di studiare e lavorare sul codice prima di iniziare a fare delle valutazioni.
- Colognese: Il giudizio è difficile. Sia nella giuria delle Difficoltà che in quella dell'esecuzione bisogna guardare molte cose. Ho avuto esperienza per l'esecuzione e ritengo sia fattibile. Ho però scambiato pareri con le giudici D e a quanto pare le cose da controllare (suddivisione delle difficoltà, valori, passi ritmici...) sono veramente troppe...
- Ladavas: Ovviamente la partecipazione al corso nazionale di giuria di Montecatini, tenuto sotto la magistrale direzione della DTN Prof.ssa Marina Piazza, la Prof.ssa Daniela Delle Chiaie membro C.T.FIG e la nuova referente di giuria nazionale Prof.ssa Isabella Zunino Reggio, è stato molto utile per avere chiarimenti sul codice e sulle modalità di giudizio che tuttavia trovo si sia molto semplificato grazie anche alla scrittura molto ridotta delle fiches che quindi risultano più leggibili. Così infatti è quello che posso testimoniare avendo anche avuto esperienza sul campo con il ruolo di presidente di giuria.
- Lazzeri: Per noi non è facile giudicare, soprattutto per quanto riguarda la giuria della E (che deve controllare la vecchia esecuzione e l'artistico).
- Mishenina: Credo che adesso sarà molto piu facile dare giudizi oggettivi, invece prima avevi 10 punti di artistico dati "a occhio".
- Rossi: Secondo me questo nuovo codice teoricamente dovrebbe rendere più facile giudicare, in pratica però può dar luogo a disaccordi proprio per il metro di giudizio troppo soggettivo. Non rimane che aspettare le prossime gare per vedere i risultati del l'approccio del nuovo codice.
- Vergani: Questo codice è molto più semplice da giudicare, la fiche è molto più leggibile .Appare come una fiche pulita , sia per le difficoltà di corpo che per il lavoro di attrezzo. Per la parte esecutiva dove i falli tecnici ed artistici sono insieme, a me personalmente è risultato semplice e chiaro! Laddove c'è un fallo esecutivo entra anche la parte artistica per interruzione e fallo musicale. Riesci a leggere la logicità della composizione e la parte del carattere musicale ed espressiva della ginnasta, e vedere gli effettivi falli esecutivi. Personalmente lo trovo molto più comprensibile, credo che fosse l'intento della commissione internazionale rendere questo codice "più facile" da leggere!
- Veronese: Nella 1^ gara regionale di categoria, dopo un primo "disorientamento", ho trovato più facile e più veloce il metodo di giudizio, anche se non ho ancora capito se il giudizio della giuria coinciderà con quello del pubblico.
- Verotta: Per quanto concerne la giuria penso che sia molto più facile giudicare anche se la parte artistica rimane sempre estremamente soggettiva!
Ovviamente la discussione rimane aperta, ed invitiamo anche le altre tecniche ad esprimere il proprio parere per avere un quadro ancora più ampio dell’impatto del nuovo codice in Italia.
Ma il pubblico cosa ne pensa? Sarà d’accordo con il giudizio effettivo? L’interessante quesito posto da Sandra Veronese rimane aperto: rimandiamo al futuro la sentenza.
E tu cosa ne pensi del nuovo codice? Abbiamo aperto un sondaggio, che puoi trovare cliccando qui - puoi invece guardare le risposte qui - ed una discussione sul forum, raggiungibile cliccando qui. Condividi il tuo parere!
Intervista di: Beatrice Vivaldi